Coordinatore territoriale

Consigliera di Parità della Provincia di Arezzo

Rete Locale

Consigliera di Parità della Provincia di Arezzo
Comune di Terranova Bracciolini
SDS della Valdichiana Aretina

Attività, osservazioni e caratteristiche dell’azioni svolte nei territori della Provincia di Arezzo dagli operatori di primo contatto e degli interventi di prima assistenza e integrazione sociale svolti dall'Associazione DOG, in coordinamento con la Segreteria Tratta.

PROGRAMMA UNICO DI PROTEZIONE CIVILE

L’attuazione dei programmi art. 18 D.Lgs. 286/98 si articola a carattere individualizzato attraverso una metodologia che identifica obiettivi e tempi di realizzazione diversificati a seconda dei bisogni di sicurezza delle vittime, della volontà e della loro determinazione a sviluppare competenze e abilità. Lo sviluppo dei programmi individualizzati si articola attraverso una presa in carico dell’equipe multisciplinare (legale, psicologa, educatrici, etnoantropologa).

  • Struttura di accoglienza ad indirizzo protetto per la protezione immediata e di prima  assistenza volta a tutelare e accompagnare le persone nel primo momento di fuoriuscita dalla condizione di assoggettamento.  La struttura di prima accoglienza può espletare, qualora se ne ravvisi la necessità, la funzione di casa rifugio all’interno della quale vengono espletate tutte le necessità delle utenti (spesa domiciliare, consulenze legali, psicologiche a domicilio per permettere un livello di protezione adeguato);
  • Condivisione e firma del Programma di Protezione;
  • Check-up sanitario ed eventuali accompagnamenti sanitari sul territorio urbano ed extra-urbano;
  • Valutazione dello stato di salute psico-fisico ed eventuali cure mediche;
  • Consulenze psicologiche, a domicilio se necessarie;
  • Raccordo con i servizi sociali di riferimento per l’eventuale presa in carico delle beneficiarie e progettazione congiunta, nei casi in cui la beneficiaria sia accompagnata da figlio/a minore, si può prevedere l’iscrizione per la residenza anagrafica con domicilio presso gli uffici del CPO della Provincia o il altra sede ritenuta opportuna dai Servizi Sociali;
  • Consulenze legali ed eventuale accompagnamento alla denuncia per attivazione del percorso giudiziale;
  • Richiesta di rilascio dei documenti e disbrigo pratiche amministrative: permesso di soggiorno ai sensi art. 18 D.Lgs 286/98 (o altro status giuridico es: espletamento pratica del C3 e fotosegnalamento), codice fiscale, tessera sanitaria, passaporto, eventuali ricongiungimenti famigliari
  • Vitto e vestiario;
  • Colloquio con educatrice di riferimento e stesura del progetto individualizzato;
  • Mediazione linguistico-culturale attivata a necessità.

Nella seconda fase del Programma, i percorsi sono attuati in una logica di integrazione sociale di II livello personalizzato, integrato e multidimensionale di inclusione attiva, di integrazione e autonomia personale tesi a favorire i processi di integrazione, autonomia e empowerment mantenendo un’articolazione a carattere individualizzato e la presa in carico da parte dell’equipe multidisciplinare (legale, psicologa, educatrici, etnoantropologa), attuando più specificatamente le seguenti azioni:

  • Struttura di accoglienza  residenziale ad indirizzo protetto
  • Consulenze psicologiche
  • Consulenze legali e accompagnamenti legali per ottenimento dei documenti e relativi rinnovi
  • Colloqui con educatrice di sostegno e follow up delle attività in riferimento al progetto individualizzato;
  • Alfabetizzazione e iscrizione presso corsi di italiano organizzati dagli enti afferenti al Terzo Settore presenti sul territorio;
  • Alfabetizzazione Informatica organizzata dalle realtà presenti sul territorio
  • Orientamento al lavoro e bilancio delle competenze/risorse;
  • Laboratorio geografico volto all’acquisizione e alla conoscenza del territorio  e dei servizi presenti su esso
  • Iscrizione al Centro Per Impiego
  • Corsi di formazione
  • Attivazione di Tirocini-Formativi
  • Erogazione di Vitto e Vestiario
  • Erogazione del Pocket Money giornaliero
REINSERIMENTO SOCIO-LAVORATIVO E AUTONOMIA

I tempi di realizzazione delle azioni volte all’inclusione sociale-lavorativa e alla motivazione e empowerment sono soggette alla flessibilità coerente con i tempi di ogni singola persona presa in carico.

Reinserimento socio-lavorativo:

  • Accompagnamento per la fruizione dei servizi del Centro Impiego sulle politiche attive del lavoro (tirocini garanzia giovani, etc.);
  • Attraverso l’intesa strutturata tra la segreteria tecnica e i servizi sociali coinvolti, saranno attivati percorsi sociali di formazione e/o inserimento lavorativo.

Autonomia
Con l’obiettivo di sviluppare il processo di inclusione, integrazione e socializzazione delle beneficiarie nella fase di autonomia del loro percorso, si prevede di:

  • Ideare delle attività laboratoriali tra le donne beneficiarie e alcuni spazi del terzo settore/volontariato attivi nel territorio;
  • Entrare a far parte della rete degli orti sociali del territorio;
  • Messa in rete di risorse e attività proposti da altri soggetti istituzionali e non, per l’attuazione di strumenti conciliazione tempi-lavoro per le donne accolte con figli (es: corsi di italiano in spazi che prevedono servizio di ludoteca, etc) e attività di approfondimento su tematiche orientate all’autodeterminazione e all’empowerment.