Coordinatore territoriale
Provincia di LIVORNO
Rete Locale
Provincia di Livorno,
Comune di Livorno,
Comune di Bibbona,
Comune di Cecina,
Comune di Piombino,
Comune di Collesalvetti,
Comune di Portoferraio,
Comune di Rio nell’Elba,
Comune di Rio Marina,
Comune di Porto Azzurro,
Comune di Capoliveri,
Comune di Campo nell’Elba,
Comune di Marciana,
Comune di Marciana M.na,
Enti sanitari:
Azienda USL 6 di Livorno,
SdS della Val di Cornia.
Istituzioni:
Prefettura di Livorno,
Questura di Livorno,
Arma dei Carabinieri di Livorno,
Guardia di Finanza di Livorno.
Consigliera Provinciale di Parità.
Enti pubblici e privati territoriali:
Istituzione al Sociale del Comune di Livorno.
Direzione Provinciale Ispettorato del Lavoro di Livorno,
Ufficio Scolastico della Provincia di Livorno,
OO.SS. provinciali CGIL – CISL – UIL,
Rete VIS (Victims Supporting Project)
Rete Sociale
Incaricata dalla Commissione Pari Opportunità della Provincia di Livorno, l'Associazione Randi, sin dal 2003 svolge speciali programmi di assistenza di cui all’art. 13 Legge 228/ 2003, nonché programmi di protezione sociale ai sensi dell’ art.18 T.U. Immigrazione, in quanto ente accreditato iscritto alla II sezione dell’apposito Registro - istituito presso il Ministero del Lavoro - degli Enti e delle Associazioni che svolgono attività a favore degli immigrati (art. 52 D.P.R. n 394/99). Questo ha permesso negli anni l’emersione, l’accoglienza e l’inserimento socio lavorativo di donne vittime di riduzione in schiavitù, prostituzione coatta, grave sfruttamento lavorativo, violenza di genere e accattonaggio forzato.
Attivo da 30 anni sulle tematiche riguardanti la tratta, l’immigrazione, e, in generale, la violenza sulle donne, lo sportello è riferimento per molte persone straniere che hanno così la possibilità di rivolgersi a chi può accogliere le loro istanze e richieste di aiuto; è anche spesso luogo di aggancio, incontro e emersione di vittime di reati di riduzione in schiavitù e tratta. Rappresenta quindi un vero e proprio “filtro” territoriale con il compito di recepire una domanda d’aiuto, costruire l’ipotesi di un percorso possibile per sottrarsi alla violenza e alla condizione di grave sfruttamento e pericolo attuale, verificare e rafforzare le motivazioni. Da un primo incontro, o da un ascolto e consulenza telefonica, quando possibile, vengono attivati colloqui di sostegno e orientamento rispetto ai possibili percorsi di protezione sociale. In continuità con il servizio fornito dall’UDS, lo sportello garantisce attenzione e cura rispetto a quanto sex workers e persone obbligate a prostituirsi vivono quotidianamente sul nostro territorio. Si cura inoltre l’orientamento lavorativo e la formazione professionale attraverso l’attivazione di servizi competenti, e la preparazione all’acquisizione di una sempre maggiore autonomia sociale e di conoscenza del territorio.
L'Unità di strada compie un servizio di contatto con uscite sia diurne che serali offerto a persone che si prostituiscono in strada sul territorio livornese, nell’ottica della riduzione del danno e di tutela della salute pubblica, ma anche con l’intento di creare una strategia idonea alla costruzione di rapporti e relazioni di fiducia utili ad una vera e proficua emersione di situazioni di sfruttamento e isolamento delle persone contattate.
L’UDS utilizza un cellulare di servizio il cui numero viene distribuito alle persone incontrate in strada e attraverso il quale è raggiungibile e contattabile per diverse problematiche.
L’Unità di strada porta avanti inoltre un lavoro costante di mappatura delle presenze sul territorio attraverso la consultazione e l’analisi di siti internet che mettono a disposizione il loro spazio per la pubblicazione di annunci a pagamento, indicatori, questi, dell’incremento della prostituzione indoor degli ultimi anni.
Sul territorio di Livorno e della sua provincia in seguito al lavoro di mappatura svolto dalle operatrici dell’unità di strada dell’Associazione Randi, è stata confermata la presenza di appartamenti e centri massaggi.
La sezione di Livorno della Commissione Territoriale per il Riconoscimento della Protezione Internazionale richiede in alcuni casi la collaborazione dell'Associazione Randi in qualità di ente anti tratta territoriale per favorire l'identificazione delle vittime e l'emersione delle diverse forme di sfruttamento che rendono alcuni richiedenti protezione internazionale particolarmente vulnerabili. La Randi nei casi in cui viene interpellata interviene con attenzione e delicatezza, consapevole che spesso la persona con la quale svolge il colloquio ha subito forti traumi psicologici e/o fisici, ed elabora poi un'apposita relazione (referral) utile alla Commissione per capire se la persona richiedente asilo possa essere identificata come vittima di tratta e trasmettere gli atti al Questore per il rilascio di un permesso di soggiorno ex art. 18D.Lgs. 286/98.
L'Associazione Randi inoltre offre un servizio di consulenza agli operatori degli enti che lavorano con immigrati e richiedenti asilo, sia sui casi singoli, sia sulle competenze da acquisire nell’ambito della tratta (indicatori, individuazione di casi sospetti, conoscenza del fenomeno, eventuali segnalazioni, ecc).